Scarica il pdf qui: Una Lezione di Storia per i Britannici e non solo
Doc.n. TZ.2021.00003
Per prima cosa devi sapere cos’è il “commonwealth” e le sue radici.
Sostanzialmente il Re diede in concessione alla Chiesa Cattolica Romana (di seguito: chiesa) terreni demaniali quali terre incolte, paludose, cave di ghiaia, torbiere, ecc.
La chiese poi risanò queste terre a beneficio della comunità e per assistere i poveri e gli ammalati.
Quindi ebbe inizio una collaborazione tra il monarca e la chiesa. Cosicché al monarca veniva tolto l’onere di gestire sia i terreni demaniali di scarso valore che i poveri, mentre la chiesa si arricchiva con le risorse e la manodopera dei poveri stessi.
Questa rapporto tra il monarca e la chiesa venne rovesciato durante il regno del Re John.
Questo Re era soprannominato “senzaterra” perché suo padre gli tolse l’eredità lasciandolo appunto senza terra in suo possesso. La chiese allora si fece avanti offrendo al Re John il controllo delle terre demaniali della chiesa. Così facendo il monarca diventò servo della chiesa, ma al tempo stesso riacquistò il controllo e il titolo di fiducia trust e quindi di amministrazione sul terreno. In questo rapporto si videro schierati da una parte la chiesa come disponente del “Trust dei Territori Associati” Commonwealth Trust, dall’altra il Re nella veste di fiduciario Trustee e infine i poveri, ammalati e bisognosi come i beneficiari Beneficiaries.
Nel sistema britannico quando sei iscritto alla Commonwealth estate automaticamente sei classificato come un povero e i tuoi beni, sia pubblici che privati, in realtà sono sempre di proprietà del Papa che funge da amministratore fiduciario Trustee. Il Papa dunque amministra per il cosiddetto “bene comune” a favore dei poveri che fanno parte del Trust Caritatevole Pubblico Public Charitable Trust.
Questa è una forma di “Comunismo Cristiano” usata solo per la feccia della società cioè a tutti quelli che rientrano nella categoria dei poveri o chi dipende da una salario, cibo, casa e cure ospedaliere offerte dalla chiesa. E’ con questo sistema che il monarca e la chiesa costruirono orfanotrofi, ospedali, scuole pubbliche e molte altre istituzioni che bene conosciamo. Il Commonwealth, con la “c” maiuscola, fu la prima collaborazione “pubblico-privata” .
Mantenendo sempre questo meccanismo di scambio, nel 1600 circa dopo il secondo grande incendio di Londra, il Commonwealth cambiò radicalmente (strategia) mettendo in atto un nuovo sistema truffaldino molto proficuo sempre però “con le buone intenzioni”.
Subito dopo il secondo grande incendio di Londra, regnava il caos, e nessuno sapeva cosa fosse accaduto ai proprietari degli immobili sopravvissuti al rogo. Per di più nessuno ritornò subito dopo l’incendio. Molti si trasferirono in campagna o presso le abitazioni di parenti. Alcune abitazioni vennero evacuate e poi demolite utilizzando i fondi del Re. Così facendo il Re venne a gestire anche il terreno dove c’erano le case.
Nel 1666 fu emanata una legge chiamata Cestui Que Vie Act (seguito dalla) creazione di un falso registro anagrafico e falso censimento, dove tutte le persone che mancavano all’appello furono ritenute morte. Questo fu fatto per avere un nuovo inizio e sempre dichiarando (l’eventualità) che il proprietario possa ritornare. Un meccanismo che permise al Re di mettere le mani sulle proprietà private e riconvertendole e reinvestendo (insieme al tacito socio: la chiesa) come meglio credeva.
In questo modo una gran quantità di beni immobili nella città di Londra City of London vennero reclamate per arricchire il monarca il quale in un secondo momento offrì alla corona inglese di amministrare e sviluppare le proprietà e i beni immobili per il cosiddetto “bene pubblico”. Nacque così il governo locale comunale. La chiesa ricopriva il ruolo di disponente (del Trust) mantenendo così il controllo su tutti i beni, il Re ricopriva il ruolo di amministratore fiduciario e infine per i poveri, ammalati e bisognosi il ruolo di beneficiari. Nel caso la chiesa avesse qualcosa da ridire sull’operato del Re, avrebbe potuto togliere (ad ogni momento) il potere di amministrazione dei beni. Con questi accordi in essere, il Re rimase un aiutante molto disponibile e il budget pubblico del governo si sviluppò mentre la corona inglese si prodigò ad aumentare le entrate.
Questo sistema in atto si dimostrò da subito così redditizio che venne utilizzato per sequestrare molti beni immobili di cosiddette “persone disperse” e confiscare le proprietà di gente straniera e altri individui quali evasori fiscali, ecc. Quindi c’erano la corona inglese con i suoi agenti di riscossione e ufficiali specializzati delle forze armate, controllati dalla inquisizione (per mantenere l’onestà HA HA!!), il Re appunto che acquisiva ricchezza dai titoli in possesso sui beni immobili e il suo governo che ne riceveva una fetta.
Col passare del tempo il Re rivendicò le terre sebbene non fosse lui l’effettivo proprietario bensì ne avesse acquisito solo il titolo di amministratore fiduciario. Ritornarono così le tasse sulla proprietà a carico della popolo britannico che non sarebbero potute esistere con le leggi Normanne le quali concedevano i terreni con proprietà fondiaria piena e illimitata.
Il Re James 1 scrisse un libro a riguardo di questo sistema appena descritto, che utilizzando dei falsi registri The Bounty Book dove tutte le proprietà e beni immobili figuravano appartenere a sconosciuti, persone disperse o semplicemente persone “ritenute” incapaci sotto tutela dello Stato.
Questo sistema fu chiuso dai nostri avi, ma tornò in auge con la regina Vittoria che lo riattivò attribuendo merito al lavoro del popolo britannico. Il cosiddetto “nuovo” sistema prese il nome di “svincolo o affrancamento ” enfranchisement con la pretesa di offrire al popolo il beneficio del voto senza però spiegare che questo avrebbe fatto perdere il potere al popolo di eleggere i funzionari pubblici. Il popolo con il voto (un altro falso registro), ignaro, sarebbe “volontariamente” diventato socio azionista di aziende/corporation già fallite . Proprio come se una persona, attraverso il voto, aprisse un negozio in franchising con la corporation McDonald’s senza nemmeno saperlo.
Con questo stratagemma la regina introdusse le imposte sul reddito del lavoro della povera gente con il pretesto che essi stessi scelscero con consapevolezza e intenzione di investire, per un proprio tornaconto, su corporation fallite della regina e quindi obbligare se stessi a pagarne i debiti. Perciò venne imposto ai cittadini britannici votanti, di pagare per le corporation in fallimento della regina, mettendo ipoteca sui terreni e forza lavoro.
Esistevano due sistemi fraudolenti: uno per la confisca dei beni e proprietà immobili a favore del Trust Proprietà Fondiaria Commonwealth Trust e un altro con imposte sul reddito e beni immobili.
Il risultato di tutto questo lo chiamo: “Feudalismo Corporativo” nel quale il popolo fatto di gente vera viene raggirato e schiavizzato dal loro governo, il quale a sua volta divide il profitto con il Papa che ne beneficia insieme alla regina e alla corona britannica.
Ora siamo consapevoli di cosa è stato perpetrato contro di noi e sta appunto a noi decidere cosa farne al riguardo.
Originale scritto da Anna Von Reitz
http://www.annavonreitz.com/
Doc.n. 2342. A Valuable History Lesson — For the Brits and Everyone Else http://annavonreitz.com/avaluablehistorylesson.pdf